Le masse sono al centro della riflessione di Gennari. L’obiettivo, comune a buona parte del massimalismo, di utilizzare in modo nuovo gli istituti tradizionali poteva essere
raggiunto, secondo il neosegretario del partito, «non dando un segno diverso all’azione socialista ma rendendo le masse protagoniste fondamentali di una politica» [De Felice, Serrati, Bordiga,
Gramsci e il problema della rivoluzione in Italia, 1919-1920, cit., 60]. Gennari, secondo De Felice, sarebbe stato uno dei pochi massimalisti capaci di cogliere l’insegnamento di
Lenin a modificare i rapporti di forza politici fra le classi.